L’importanza dell’attività fisica nei pazienti con circolazione di Fontan
- Massimo Chessa

- 28 set
- Tempo di lettura: 2 min
La circolazione di Fontan è una condizione unica, frutto di un intervento chirurgico palliativo complesso che permette la sopravvivenza di bambini nati con cardiopatie congenite severe, in particolare quelle che impediscono lo sviluppo di due ventricoli funzionali. Nonostante i progressi della chirurgia e delle cure, chi vive con questa condizione continua ad affrontare diverse sfide, tra cui una capacità fisica ridotta rispetto ai coetanei sani.
In questo contesto, l’attività fisica non è solo raccomandata: è fondamentale per migliorare la qualità della vita e contrastare molte delle complicazioni associate alla circolazione di Fontan.
Perché lo sport è importante nei pazienti con Fontan?
Chi vive con una circolazione di Fontan ha un sistema cardiovascolare non del tutto "fisiologico". Il sangue venoso ritorna ai polmoni senza passare per un ventricolo, affidandosi principalmente alla pressione venosa e alla respirazione. Questo meccanismo rende più difficile sostenere sforzi prolungati e può causare una tolleranza ridotta all’esercizio.
Tuttavia, l’attività fisica regolare aiuta a:
Migliorare l’efficienza muscolare e respiratoria
Favorire il ritorno venoso, grazie all’attivazione della pompa muscolare degli arti inferiori
Controllare il peso, riducendo il carico sul sistema circolatorio
Migliorare l’umore, combattere ansia e depressione, comuni in chi vive con malattie croniche
Potenziare la funzionalità del fegato, spesso sotto stress nella circolazione di Fontan
Inoltre, lo sport contribuisce a rafforzare l’autostima e l’inclusione sociale, aspetti cruciali soprattutto nei bambini e negli adolescenti.
Quali attività sono consigliate?
Non esiste una “ricetta unica” per tutti. Le attività devono essere personalizzate in base alla condizione clinica, al livello di tolleranza allo sforzo e alla presenza di eventuali complicanze.
In generale, sono consigliate:
Attività aerobiche leggere o moderate: camminata, ciclismo, nuoto, danza
Sport di resistenza a basso impatto, praticati in modo non competitivo
Esercizi respiratori e di postura, utili a migliorare la funzione polmonare
Gli sport agonistici, gli sforzi intensi e le attività con rischio di trauma devono essere valutati attentamente insieme al cardiologo pediatrico o dell’adulto con cardiopatia congenita.
Il ruolo della valutazione cardiologica
Prima di iniziare un’attività sportiva, è essenziale una valutazione clinica approfondita. In molti centri specializzati, vengono eseguiti:
Test da sforzo cardiopolmonare (CPET)
Monitoraggio della saturazione e della frequenza cardiaca
Ecocardiogrammi di controllo
Valutazione del fegato e dello stato nutrizionale
Queste informazioni aiutano a creare un programma di esercizio sicuro e personalizzato.
In conclusione
Lo sport, per i pazienti con circolazione di Fontan, non è solo possibile: è altamente raccomandato, se praticato con consapevolezza e sotto guida specialistica. Superare la paura del movimento e abbracciare l’attività fisica può migliorare non solo la funzione fisica, ma anche la vita emotiva e sociale di questi pazienti.
Muoversi, per chi ha una sola pompa cardiaca, è un modo per aiutare il corpo a funzionare meglio. E soprattutto, è un modo per vivere meglio.

Prof Massimo Chessa




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